18-11-24 Roma - donne Precarietà, violenza di genere, violenza economica, discriminazioni fanno parte del vissuto delle donne: liberiamocene! Violenza fisica: sono un milione e 404 mila le donne che in Italia, nel corso della loro vita lavorativa, hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro (Istat). Violenza economica: l’Italia (G.G..G.R. 2017) è al 127° posto per disuguaglianza salariale su 144 paesi: le lavoratrici guadagnano ca. il 30% in meno dei colleghi maschi, perché il tempo delle donne è assorbito da un doppio lavoro a causa di una cultura maschilista. Pretendiamo rispetto e uguaglianza anche sul posto di lavoro; opponiamoci ad ogni forma di violenza contro le donne; cambiamo il rapporto tra i generi. Per respingere violenza e discriminazione di genere dobbiamo liberarci dallo sfruttamento e dalla precarietà nel lavoro, prendere parola. La violenza è maltrattamenti domestici, stupri, molestie, ma anche violenza economica prodotta dalle discriminazioni sul lavoro e dalla cultura patriarcale. Il decreto sicurezza aggrava la situazione delle migranti, vittime ridotte a merce, ignorando le salvaguardie a loro dovute, in contrasto con le leggi italiane e i trattati internazionali. E' importante esserci per: - la libertà di scelta e di autodeterminazione delle donne: il ddl Pillon va ritirato; - la salvaguardia e la reale applicazione della legge 194 e la fine dell'ipocrita farsa del ginecologo “obiettore”; - chiedere al governo provvedimenti concreti per: combattere le violenze e le molestie, cancellare la discriminazione sul lavoro; il diritto alla casa come spazio primario di vita; cancellare la precarietà del lavoro; eliminare il gap sull'occupazione delle donne, sul divario salariale e le discriminazioni sul lavoro; poter esercitare il diritto garantito, a parole, dai contratti di conciliare il lavoro retribuito con il lavoro di cura non retribuito; ridurre l’orario di lavoro a parità di salario; la parità di salari tra donne e uomini a partire dal tuo posto di lavoro; il reddito di autodeterminazione, per le donne precarie che hanno subito violenza, indennità di maternità universale, servizi gratuiti per chi ha redditi bassi; il diritto alla genitorialità per uomini e donne, anche attraverso una buona legge sulla paternità obbligatoria. CUB DONNE Confederazione Unitaria di Base Milano – Viale Lombardia, 20 tel. 02.70631804 cub.nazionale@tiscali.it www.cub.it