Livorno. Assemblea dei ferrovieri di Mercitalia

Verbale assemblea MIR 10/10/19 Si è svolta giovedì 10 ottobre l’assemblea autoconvocata dei lavoratori MIR. È stata registrata una buona presenza di macchinisti dell’impianto di Livorno. Assente il personale di altri presidi e delle altre categorie. Come da programma sono stati discussi temi riguardanti 1)il CCNL e il rinnovo dello stesso 2)il dispositivo ad Uomo morto sulla E494 3)le problematiche sul turno dei macchinisti di Livorno 4)la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, nel corso del dibattito, hanno trovato spazio altre questioni quali la cassa di solidarietà, gli spostamenti dei macchinisti per recarsi nelle sedi di inizio lavoro e la logistica. CCNL: ad inizio assemblea sono state illustrate le piattaforme attualmente esistenti per il rinnovo del contratto scaduto a dicembre 2017. La prima ad essere presa in esame è stata quella fatta recentemente circolare dalle sei sigle firmatarie. Piattaforma, questa, che ha incontrato un parere negativo tra i lavoratori presenti in assemblea, a causa della sua genericità sui temi e perché priva di approfondimenti specifici. A seguire è stata visionata la proposta di rinnovo contrattuale del sindacato Orsa. Questa proposta, a differenza del precedente documento, ha fatto notare dei punti maggiormente dettagliati ma, allo stesso tempo, ha generato nell’assemblea qualche perplessità in quanto separata dall’altro documento sottoscritto da Orsa stessa. L’ultima piattaforma oggetto di discussione è stata quella elaborata dai ferrovieri nel 2016, sintesi di 21 assemblee nate spontaneamente sui territori. Le rivendicazioni dei lavoratori contenute in questo documento (riguardanti le categorie del personale viaggiante, delle officine, del movimento e dell’infrastruttura) sono state giudicate dall’assemblea ancora attuali e rispondenti alle naturali aspirazioni dei lavoratori. È stato pertanto deciso dai presenti in assemblea che questa piattaforma sarà l’unico documento con cui essi vorranno essere rappresentati alle negoziazioni contrattuali. I lavoratori ritengono inoltre opportuno iniziare un nuovo ciclo di assemblee e di scioperi per dare forza a queste rivendicazioni. Oggetto di critiche è stato anche il il welfare aziendale, che dietro ai vantaggi immediati cela pericoli per lo stato sociale, ad esempio la sanità pubblica È stata infine decretato il totale rigetto del presente CCNL, in quanto privo di punti positivi ed insostenibile. Dispositivo ad Uomo morto E494: i macchinisti hanno condannato il ripristino del Vigilante sulla locomotiva E494. Il dispositivo, dotato di punti di reiterazione (Organi di Vigilanza attivi) atti ad azzerare i tempi di intervento del Vigilante e che non consente di essere scollegato dall’attività legata alla conduzione del treno, genera stress tra i lavoratori. Al riguardo sono stati discussi due M40 di autotutela: uno specifico per la scuola, da consegnare all’istruttore al termine dell’abilitazione; l’altro da consegnare al capodeposito/coordinatore. Entrambi gli M40 riguardano eventuali mal funzionamenti agli organi di reiterazione (leva di trazione, sabbiere, tromba, tasti scmt, leva del freno, tergicristalli), che costringerebbe il macchinista a premere il pedale ogni 55 secondi causa la frenatura automatica del treno. In questi casi viene prescritto all’azienda l’impossibilità di utilizzare il mezzo di trazione per motivi ergonomici/stress psicofisico. È stata considerata potenziale origine di rischio l’intervento ogni 30 secondi del Vigilante in modalità “Manovra”, che distrae il lavoratore nelle delicate operazioni che avvengono negli scali/depositi. I presenti in assemblea hanno avanzato la proposta di far introdurre un dispositivo che accerti il corretto funzionamento degli O.V attivi durante l’esecuzione degli accessori in partenza. È stato inoltre stabilito di 1) segnalare e protocollare sul libro di bordo eventuali guasti agli O.V attivi, in modo da agevolare i colleghi a formulare il dispaccio 2) richiedere alle ASL un controllo sul funzionamento complessivo del nuovo Vigilante. Gli M40 sono a disposizione presso gli attivisti. Turno di Livorno: sono state segnalate, per la loro pesantezza, le giornate del turno di Livorno relative alla riserva 5-13 e il conseguente riposo diurno treno 56126/55200, al servizio su Genova/Modena (treno 47064 legato al treno 46561/69561 su Fiorentina di Piombino con locomotore isolato su Livorno Calambrone) e il servizio di Pomezia. Questi servizi, che generano notevole tensione e stanchezza, sono stati da tempo segnalati alle RSU/azienda (in particolar modo il ritorno con treno 55200 da Rubiera dopo il riposo diurno). Nonostante ciò chi cura i turni persiste a non alleggerire ed equilibrare il turno. I macchinisti pertanto denunciano una situazione critica che va ad influire sulla salute del lavoratore e che potrebbe pregiudicare la sicurezza dell’esercizio. Sicurezza nei luoghi di lavoro: nel corso del dibattito è emersa la volontà di segnalare ai soggetti indicati qualsiasi situazione anomala che si venga a creare negli ambienti lavorativi. È stato riportato il caso dello scalo di Pomezia, dove insistono notevoli criticità riguardanti l’assenza di camminamenti e la scarsa illuminazione. Logistica: i lavoratori chiedono chiarimenti all’azienda sugli spogliatoi dei macchinisti che, sembra, siano stati approntati a Livorno Calambrone. Questo è un dato che -se confermato- pone interrogativi sia sulla scelta dell’ubicazione degli spogliatoi in una località così decentrata che sul raggiungimento degli stessi. Viene pertanto chiesto se l’azienda metterà a disposizione dei lavoratori interessati un servizio di spostamento dedicato. Spostamenti del personale nella sede di Livorno: È stata rilevata da tempo, con conseguenti segnalazioni all’azienda che sono al momento disattese, un evidente incrinatura nel parabrezza frontale del pulmino della ditta privata Opus. Sempre nello stesso mezzo insiste la rottura del gancio di chiusura del vetro posteriore destro. Questo rende incompatibile l’utilizzo del pulmino con l’inizio della stagione invernale. A fronte di queste problematiche è stato proposto, come norma comportamentale, di non fornire all’autista della ditta Opus i dati relativi ai nominativi, numeri dei treni e di matricole finché non verranno riparati i guasti. I lavoratori denunciano inoltre la mancata copertura del servizio di spostamento durante la fascia notturna del sabato. Viene chiesto pertanto un adeguamento del servizio 7 giorni su 7 e H24. Gli attivisti sindacali hanno preso l’impegno di segnalare i problemi sulla sicurezza agli organi competenti. Cassa di solidarietà: sono stati mostrati vari comunicati della Cassa di solidarietà tra ferrovieri. Dopo aver dato una lettura sulle origini della cassa, nata per sostenere Dante De Angelis licenziato per la lotta al Vacma e i ferrovieri licenziati dopo la puntata di Report, è stato spiegato dagli attivisti l’importanza dell’esistenza di questa forma di sostegno sia economica che morale, che aiuta chi lotta nei luoghi di lavoro (ed è oggetto di repressione aziendale) e chi viene sanzionato ingiustamente e in modo sproporzionato. In conclusione dell’incontro viene stabilito: 1)il rifiuto di qualsiasi piattaforma di rinnovo contrattuale che non sia frutto di lavori assembleari e di decisioni prese dai lavoratori 2)un rifiuto del nuovo Vigilante, dannoso per gli effetti negativi che si ripercuotono sull’attività lavorativa 3)l’esigenza di un turno di lavoro maggiormente equilibrato 4)chiarimenti su spostamenti del personale e sulla logistica. I lavoratori richiedono infine nuove elezioni per il collegio RSU e i RLS, essendo decaduti i termini dei mandati e per integrare i posti lasciati vacanti. Il presente verbale sarà diffuso per garantirne l’efficacia propositiva e come incentivo per i prossimi appuntamenti tra i ferrovieri. I lavoratori presenti in assembleaLivorno

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